Mindfulness
“La mindfulness è la capacità di essere consapevoli di ciò che avviene nella propria mente, e nel proprio corpo, di prestare attenzione alla propria vita.
È il punto da cui partire per imparare una nuova modalità di pensiero e liberarsi dai processi di pensiero distruttivi”.
PARTIAMO DAL PRINCIPIO: COS’È E COSA NON È LA MINDFULNESS?
A oggi, di mindfulness, se ne sente parlare spesso e si sta diffondendo sempre di più… Sicuramente, almeno una volta, l’avrai sentita nominare.
Ma di cosa si tratta precisamente?
Desidero partire innanzitutto dal dirti cosa NON è la mindfulness: non è svuotare la mente, non si tratta della pratica meditativa, o almeno non nell’accezione di rimanere seduto/a o sdraiato/a immobile per un tempo imprecisato, non significa rilassarsi né evitare le esperienze spiacevoli.
MINDFULNESS significa essere pienamente presenti e consapevoli, di ciò che sta accadendo in questo momento, nella nostra mente, nel nostro corpo e nell’ambiente circostante calandosi esclusivamente nel momento presente.
La mindfulness è uno stile di vita, un atteggiamento praticabile ed applicabile in ogni momento della giornata, in qualsiasi contesto e continuamente.
Diventando pienamente consapevoli di dove sia la tua attenzione, allora potrai anche scegliere dove dirigerla.
È il punto da cui partire per imparare una nuova modalità di pensiero e liberarsi dai processi di pensiero distruttivi.
La parola Mindfulness, consapevolezza, è la traduzione inglese della parola SATI che in lingua Pali significa “attenzione consapevole”. Si tratta di un’attenzione mantenuta con un certo sforzo.
La mindfulenss è quindi piena consapevolezza, avere un’attenzione presente ed attiva.
PARTIAMO DAL PRINCIPIO: COS’È E COSA NON È LA MINDFULNESS?
Il concetto di mindfulness, affonda le sue radici principalmente nelle tradizioni contemplative buddiste.
Tra le figure chiave della mindfulness troviamo il monaco vietnamita Thich Nhat Hanh, che ha divulgato in occidente le tecniche buddiste di meditazione integrandole con la realtà quotidiana di tutti noi che non siamo monaci. Le tecniche di meditazione e consapevolezza insegnate dal monaco sono infatti su misura della vita di oggi e non hanno a che vedere con la religione.
A patire dal 1979, Jon Kabat-Zinn, un biologo e professore della School of Medicine dell’Università del Massachusetts, ha sviluppato un protocollo per introdurre la meditazione di consapevolezza come intervento in contesti clinici. Jon Kabat-Zinn ha avuto il merito di definire la mindfulness in modo laico e semplice rendendola accessibile agli occidentali e facendone emergere il valore scientifico per la quale è stata poi introdotta in ambito terapeutico.
Mindfulness è quindi un processo che coltiva la capacità di portare attenzione al momento presente, consapevolezza e accettazione del momento attuale (Hanh, 1987).
Mindfulness significa portare attenzione al momento presente in modo curioso e non giudicante (Kabat-Zinn, 1994).
“La consapevolezza è una boa da tenere stretta, momento dopo momento, anche nel mare burrascoso della sofferenza”.
OBIETTIVO DELLA MINDFULENSS
BENEFICI DELLA MINDFULNESS
La pratica della mindfulness offre una serie di benefici in grado di aumentare considerevolmente la qualità della vita di una persona. Una moltitudine di prove scientifiche conferma infatti la presenza di cambiamenti, sia sul piano dell’esperienza interiore sia sul comportamento esterno. La mindfulness è in grado di provocare cambiamenti salutari nel cervello; previene la depressione, influisce positivamente sugli schemi cerebrali che stanno alla base dell’ansia, dello stress e della rabbia. Migliora la creatività, la memoria, le relazioni personali.
La mindfulness è in grado quindi di ricoprire un ruolo significativo nel potenziare il benessere psicofisico della persona.
La pratica della mindfulness ti permette di diventare padrone della tua mente e dei tuoi pensieri (uniche cose che possiamo realmente controllare). In questo modo potrai gestire in modo efficace attenzione, emozioni, pensieri e, quindi, come le tue azioni nei diversi contesti e situazioni.
La pratica della mindfulness può avere i seguenti benefici:
Diminuzione di stress, ansia, depressione, paura.
Possibilità di riconoscere e affrontare in modo efficace un’intera gamma di emozioni.
Aumento del benessere fisico e mentale.
Possibilità di creare una connessione mente/corpo.
Capacità di accettare il dolore e attenuare la sofferenza.
Miglioramento dell’autostima.
Miglioramento del rapporto con gli altri.
Aumento dell’intelligenza emotiva e della produttività.
Capacità di nutrirsi e alimentarsi in modo sano, armonioso e consapevole.
COME FUNZIONA LA MINDFULNESS
Grazie alla pratica, la mindfulness ci permette di comprendere che i pensieri vanno e vengono, che i pensieri sono solo pensieri, e noi non siamo i nostri pensieri. La consapevolezza ci permette di cogliere i nostri schemi di pensiero negativi prima che questi ci travolgano risucchiandoci in una spirale discendente.
Ci restituisce così il controllo della nostra vita.
La mindfulness permette di controllare i pensieri e a diventare consapevoli che “un pensiero è solo un pensiero”, che un contenuto mentale non è un dato di fatto.
Spesso accade che reagiamo ai nostri pensieri come se fossero reali ma non sempre quello che noi pensiamo corrisponde alla realtà.
La mindfulnes permette di lasciare andare i pensieri inutili, non finalizzati all’ottenimento di risultati, come:
– preoccupazioni che non portano all’azione ma, anzi, accrescono l’ansia;
– pensieri legati ad eventi passati e stressanti come litigi, dispiaceri, eventi che hanno avuto esiti diversi da quelli desiderati
La mindfulness inoltre aiuta a goderci e vivere pienamente il momento presente.
Dedicarsi alla pratica della mindfulness, significa quindi portare calma, equilibrio interiore, chiarezza nella vita quotidiana.
“Dedicarsi alla pratica della mindfulness, significa portare calma, equilibrio interiore, chiarezza nella vita quotidiana”
COME SI PRATICA LA MINDFULNESS
La mindfulness può essere praticata in ogni momento della giornata con due modalità: pratica formale e pratica informale.
Pratica FORMALE: richiede di ritagliarsi del tempo, ogni giorno, da dedicare alla meditazione, in silenzio, prestando attenzione alla respirazione, ai sensi, alle emozioni, ai suoni…
Pratica INFORMALE: non segue regole precise. Consiste nel prendere coscienza della vita di ogni giorno, prestando una nuova attenzione a tutte quelle attività quotidiane che spesso svolgiamo inserendo il “pilota automatico”: mangiare, camminare, fare una doccia, guidare, sbrigare le faccende domestiche…