Psicoterapia individuale con bambini dai 6 anni

Per un genitore non deve essere facile ammettere che nel proprio bambino ci siano difficoltà e o disagi per affronterai debbano richiedere l’aiuto di un esperto, uno psicoterapeuta formato appositamente per l’età evolutiva. In questi casi spesso la coppia genitoriale si sente non all’altezza, incapace nel proprio ruolo di genitore.

Spesso l’esperto viene contattato dalla famiglia a seguito di una segnalazione o un consiglio da parte della scuola, la quale può aver notato difficoltà non solo scolastiche ma anche nelle relazioni con i compagni e/o comportamentali.

Quando il disagio e le difficoltà del bambino (vedi “Quando richiedere un supporto psicologico) sono molto profondi e in essere da lungo tempo, allora è possibile propendere per un percorso di psicoterapia. La psicoterapia è utile per riuscire ad affrontare e superare diversi tipi di disagi, paure, fobie, timidezza estrema e chiusura relazionale, traumi e lutti.

Elemento determinante della terapia è la comprensione delle esigenze emotive del bambino poiché questo consente al terapeuta di rispettare le sue necessità e favorire un ambiente ed un atteggiamento accogliente e sereno.

Durante il percorso terapeutico vengono rispettate, valorizzate e sostenute le caratteristiche emotive e cognitive del bambino favorendo così lo sviluppo di capacità che i traumi e/o le esperienze estive negative hanno ostacolato.

Per far ciò oltre al colloquio, utilizzato maggiormente con i bambini più grandi, ci si avvale di disegni e giochi simbolici che consentono al bambino di esprimere in modo indiretto il proprio vissuto, e al terapeuta di accedere al mondo interiore del bambino.

Come si struttura il percorso

La cadenza degli incontri viene concordata con il terapeuta ed hanno la durata di 45 minuti. Periodicamente vengono fatti incontri di confronto, condivisione, aggiornamento e sostegno affinché possano comprendere meglio il proprio bambino ed il suo disagio riuscendo così a sostenerlo al meglio.

Infine, poiché molto spesso il malessere dei bambini si esprime a casa così come a scuola, si possono coinvolgere gli insegnanti che, in alcune situazioni, diventano alleati necessari nella presa in carico della situazione problematica. Nel lavoro con i bambini la collaborazione e la costruzione di una rete diventano elementi fondamentali per la riuscita del percorso terapeutico.

Quando un bambino inizia una terapia porta con sé un vissuto e una quotidianità in cui sono sempre coinvolte sia la famiglia che la scuola, per questo è importante che entrambe le realtà partecipino in modo attivo al processo di cambiamento. Una buona alleanza con le insegnanti permette una continua condivisione e un continuo scambio di informazioni, essenziali per ottenere la generalizzazione del cambiamento anche a scuola.

COLLABORAZIONE TERAPEUTA - SCUOLA

Il lavoro di rete con gli insegnanti permette:

  • Scambio di informazioni scuola /terapeuta e viceversa.
  • Condivisione degli obiettivi.
  • Scambio di feedback costanti sull’efficacia del lavoro che si sta svolgendo e sulle ricadute positive nel contesto di vita scolastico ed extrascolastico
  • Utilizzo e prova di strategie messe in atto dal bambino.

Questo scambio di informazioni permette così una co-costruzione della terapia, inserendo anche le informazioni emotive e relazionali provenienti dal contesto scolastico che è fondamentale poiché è lì che il bambino trascorre molto del suo tempo, costruisce relazioni, significati, prova emozioni, stringe amicizie e si mette in gioco sia con gli adulti che con i coetanei. Inoltre, gli insegnanti si sentono meno soli e sostenuti nell’affrontare alcune situazioni che possono risultare difficili in classe. Pertanto, il lavoro condiviso con le insegnanti è essenziale per arricchire il lavoro all’interno della terapia e per avere un ambiente informato, pronto ad accogliere e osservare tutti i piccoli miglioramenti che il bambino mette in atto a scuola e con gli amici.