Disagio emotivo

Il disagio emotivo è una condizione frequente nella società moderna e si manifesta solitamente nei momenti di passaggio tra due fasi della vita di un individuo.

Spesso è accompagnato da mancanza di motivazioni, apatia e poca tolleranza verso gli imprevisti.

La persona può vivere emozioni negative e/o contrastanti, provare forte rabbia, paura, impotenza, angoscia, agitazione e qualsiasi altra emozione in diverse circostanze ed in modo forte e duraturo, tanto da vivere un vero e proprio disagio.

Nei disturbi emotivi e relazionali, bambini, ragazzi e giovani adulti vivono quindi un disagio nel confrontarsi con la propria dimensione emotiva, affettiva e relazionale.

Il soggetto che soffre di questi disturbi, spesso tende a ingigantire gli aspetti negativi della realtà, con rigidità e poca flessibilità di pensiero. Chi soffre di disturbi emotivi e relazionali spesso nutre scarsa autostima, assume atteggiamenti oppositivi e di rifiuto, si sente impotente e spesso sperimenta ansia e rabbia.

Cause del disagio emotivo

I disagi emotivi riguardano più o meno tutti, ma ognuno reagisce in maniera differente a seconda del suo vissuto e dell’impatto che alcuni avvenimenti hanno sul proprio stato emotivo.

I disagi emotivi emergono spesso in quei momenti di passaggio che fanno parte del naturale corso di vita di ogni essere umano.

Questi momenti di transito, come il passaggio dalla giovinezza all’età adulta, possono essere vissuti in modo semplice da alcune persone, mentre possono mettere a dura prova la stabilità emotiva di altre.

Il disagio emotivo è il risultato di un lungo processo che inizia sin dall’infanzia e si manifesta all’insorgere delle prime difficoltà e delle prime sofferenze con cui dobbiamo misurarci.

In alcune persone, come detto, questo disagio è presente senza che interferisca sulla qualità della vita, ma purtroppo non è sempre così.

Alcuni individui, infatti, subiscono violentemente l’effetto dei disagi emotivi dimostrando un continuo senso di irrequietezza, di insoddisfazione e di malessere.

Questi aspetti, se non vengono affrontati immediatamente, possono cronicizzarsi, rendere difficile svolgere tutte le attività quotidiane e compromettere i rapporti interpersonali.

Il consiglio è di non minimizzare le prime avvisaglie e di rivolgersi a uno psicologo o psicoterapeuta per andare in profondità e ritrovare il proprio equilibrio e la serenità emotiva.

Situazioni alla base dei disturbi emotivi e relazionali

  • Difficoltà di separazione dai genitori.
  • Difficoltà di socializzazione con i coetanei e la ricerca di un rapporto esclusivo con l’adulto.
  • Difficoltà nella gestione delle emozioni: inibizione emotiva o eccessiva irrequietezza.
  • Sintomi psicosomatici quali nausea e mal di stomaco, mal di testa, disturbi del sonno.
  • Prepotenze e prevaricazioni nei confronti dei compagni.
  • Ansia scolastica e l’ansia da prestazione.
  • Isolamento, mancanza di interesse, chiusura, emarginazione.
  • Episodi frequenti di rabbia e aggressività come reazione alla frustrazione.
  • Apatia: diminuzione o assenza di qualsiasi reazione emotiva di fronte a situazioni, eventi della vita di tutti i giorni.

Trattamento

Per il soggetto con un disagio nell’affrontare situazioni a forte impatto emotivo può essere utile un lavoro di sostegno psicologico con l’obiettivo di accompagnarlo, sostenerlo e aiutarlo a:

  • imparare a gestire le emozioni e le regole;
  • gestire ed elaborare momenti critici come la perdita di una persona cara, una separazione.

Qualora, invece, il disagio si trasformi in un disturbo significativo, l’intervento migliore per alleviare la sofferenza e ridurre i sintomi è la psicoterapia.

L’obiettivo dello psicoterapeuta è di far uscire la persona dalla situazione di stallo in cui si trova, attraverso il dialogo e la riflessione. I disagi emotivi, infatti, impediscono alla persona di avere ben chiaro il senso della propria vita e tocca allo specialista fargli ritrovare il giusto cammino.

Confrontarsi con uno psicologo, inoltre, permette di affrontare in profondità la situazione a differenza di quanto accade, ad esempio, quando ci si limita a confidare il proprio disagio ad amici o parenti. Il punto di vista esterno e non giudicante di un esperto, aiuta la persona ad osservare la questione da altre angolazioni e a trovare la via d’uscita.